Il maestro di musica sacra, Filippo Parisi, grande amico e figlio spirituale di padre Ludovico, un giorno del 1855 gli propose di andare insieme all’Educandato di San Marcellino, dove insegnava. Molte volte aveva infatti parlato di padre Ludovico alle insegnanti e alle alunne e desiderava che lo conoscessero. Iniziò così un rapporto filiale e un accompagnamento spirituale, soprattutto con Margherita Salatino, Concetta Durelli e Atalia Baer. Nel 1862, a seguito di cambiamenti anche all’interno dell’ordinamento scolastico, le maestre uscirono dall’educandato: Caterina Volpicelli, ex alunna di quell’Istituto, offrì ospitalità alla sua ex maestra Margherita Salatino, ma venne in soccorso padre Ludovico che, di fatto, diede vita a quella che fu la prima cellula della Congregazione: cinque maestre, terziarie francescane, iniziarono a vivere vita in comune, vita fraterna. Nel 1865 padre Ludovico, in viaggio in Germania, conobbe le suore Elisabettine. Volle quindi che anche le sue suore vivessero la carità di Sant’Elisabetta d’Ungheria e la povertà di San Francesco d’Assisi, vestendo l’abito Bigio dei penitenti (grigio come il colore della cenere) . La notte di Natale del 1866 ci fu la vestizione delle prime sei suore Bigie, nella copia esatta della grotta di Betlemme a Capodimonte, fatta realizzare da padre Ludovico dopo il suo ritorno dalla Terra Santa. “Da quel dì le Elisabettine crebbero, si perfezionarono, raccolsero orfane, aprirono altre case, educarono fanciulle povere e ricche”, racconta il Cardinale Alfonso Capecelatro, biografo e amico di padre Ludovico. Madre Margherita Salatino divenne la prima madre Generale, oltre ad essere, o “con il senno, o con la mano, o con il cuore” (fra Bonaventura de’ Frati Bigi), madre di tutte le opere di padre Ludovico. Le Suore Bigie si occuparono anche della preghiera per i defunti, degli agonizzanti, delle bambine cieche e sordomute, delle bambine africane liberate dalla schiavitù. Oggi le spoglie di san Ludovico da Casoria, di madre Margherita Salatino, di Madre Concetta Durelli, e di Suor Atalia Baer, si trovano presso l’Ospizio marino, a Posillipo (Napoli).